“Quante e quali soggettività mancano sedute accanto a noi in platea?”
Flavia Dalila D’Amico condivide su che-fare.com l’esperienza a Spazio Kor, partendo dalle proprie conoscenze come studiosa del rapporto tra disabilità e arti performative e socia di Al.Di.Qua.Artists – associazione di categoria di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo con disabilità.
Se non ne abbiamo memoria, probabilmente facciamo parte di un gruppo privilegiato, cioè gli spazi che attraversiamo sono stati creati a nostra somiglianza e ci risulta difficile immaginarne di altri. Anche quando presenti degli strumenti sull’accessibilità come audio-descrizioni o l’intepretariato in LIS, il più delle volte sono pensati a margine della scena per “non disturbare” la fruizione “principale”. (…)
Il motivo per cui non ricordiamo di aver condiviso uno spettacolo con gruppi con specifiche esigenze sensoriali è che attualmente l’accessibilità è ancora pensata nelle cornici di un discorso egemone, quello abilista, che tende a privilegiare le necessità “della maggioranza”.
Le attività di Spazio Kor al contrario, poggiano sulla continua messa in discussione dell’universalizzazione, favorendo la parcellizzazione dello sguardo e lasciando che i punti di vista incarnati di artisti e artiste con disabilità permeino le condizioni di legittimità delle forme e delle economie emotive che il potere ammette.
Per ogni spettacolo in stagione vengono selezionate insieme all’associazione Al.di.Qua Artists le soluzioni più adatte e i pubblici a cui è rivolto. Scardinare la logica universalizzante significa infatti comprendere che non tutti gli spettacoli possono essere accessibili contemporaneamente a tutti i gruppi, ma che l’accessibilità implica una scelta, che non significa dare ad un gruppo più valore di un altro, ma sapere quali linguaggi aderiscono più di altri a specifiche esigenze sensoriali.
Questa scelta non sarebbe possibile senza l’esperienza diretta dei componenti di Al.di.Qua Artists e dei gruppi di riferimento con cui continuamente Spazio Kor si confronta.