Il progetto
Una piattaforma per sopravvivere alla normalità
Missione

Culturaccessibile è l’iniziativa curatoriale con la quale siamo pronte a sbarcare in una nuova dimensione accessibile! Sulla piattaforma si condividono idee, domande e progetti per lo studio degli strumenti e delle pratiche più adatte a garantire la migliore qualità di esperienza culturale a chiunque. Difendiamo il diritto essenziale alla pari partecipazione nella modalità più dignitosa, libera, arricchente e autonoma possibile.

Il progetto si divide tra l’online e l’offline. Nella sezione “La Guida” del sito si raccontano i molteplici punti di vista in materia di accessibilità, attraverso interviste e articoli di approfondimento. L’obiettivo è lo sviluppo collaborativo di una nuova consapevolezza, sempre in evoluzione e in aggiornamento, in materia di accessibilità. 

Nella sezione “Il Kit” del sito si presentano le nostre proposte per rendere l’ambiente culturale concretamente più accessibile. Laboratori, incontri formativi e progetti editoriali sono pensati per persone di tutte le abilità, offrendo la possibilità di coesistere, collaborare e arricchirsi reciprocamente. L’obiettivo è creare un ambiente culturale ricco e accessibile, alieno alle forme di stigmatizzazione sociale, superando l’idea di utente standard.

Dal 2023, Culturaccessibile è un progetto di Eleonora Reffo e Maddalena Sbrissa.

Una navicella in viaggio sulla propria rotta
due navicelle in rotta di collisione
Rotta

L’alieno è la nostra personale figurazione di una qualsiasi identità-extra, cioè non conforme allo standard di corpo umano idealmente predefinito. La sua iper-narrazione si fa spunto per una lettura anti-abilista della realtà che denuncia i limiti e le pretese di un sistema di narrazioni edificato a somiglianza di soggetti “normativamente abili”.

Identità

Cultura e accessibilità si fondono, perché per noi è impossibile immaginare un contesto culturale che non sia anche accessibile. Il nostro marchio contiene infatti il logotipo, culturaccessibile, e un pittogramma: una piccola astronave stilizzata il cui fascio di luce è la ‘A’ che unisce le parole ‘cultura’ e ‘accessibile’.

L’astronave sintetizza l’immaginario fantascientifico filo conduttore del progetto. Il fascio di luce che parte dall’astronave, oltre ad unirsi al logotipo, sottolinea il nostro intento: cercare di far luce nell’ambito culturale sulle questioni legate all’accessibilità.

un fascio di luce parte da un'astronave per formare la lettera 'A' che unisce le parole 'cultura' e 'accessibile'
Tante navicelle tutte diverse e altrettante rotte spaziali
Riferimento

Il nostro lavoro si basa su una visione dinamica della disabilità, in quanto concetto culturalmente costruito e condizione di cui chiunque può fare esperienza – temporaneamente, permanentemente o in modo situazionale – nell’arco della propria vita.

In ogni caso, la disabilità è influenzata dalle caratteristiche dell’ambiente culturale, fisico e sociale, in cui si colloca.

Perciò l’accessibilità si concretizza un processo basato sul dialogo, per il superamento consapevole di barriere – cognitive, culturali, economiche, linguistiche, sensoriali, fisiche, sociali – al fine di adeguare o di ri-progettare le condizioni esistenti alle possibili necessità delle persone e garantire la pari qualità di esperienza a chiunque.

l'equipaggio

Siamo un duo informale impegnato in una ricerca curatoriale che riflette sulle questioni legate all’accessibilità culturale.

Siamo progettiste e mediatrici d’arte. Agiamo in una prospettiva di accoglienza e condivisione all’interno delle realtà artistiche e culturali interessate. Sosteniamo nuovi paradigmi relazionali di partecipazione alla dimensione estetico-politica.

Crediamo nell’impatto politico della cultura e nel potenziale della mediazione per innescare letture critiche e processi di pensiero innovativi, verso un possibile cambiamento e un benessere condiviso.

Una navicella in viaggio sulla propria rotta
Una navicella in viaggio sulla propria rotta
Eleonora sistema l'attrezzatura audio
Maddalena lavora al pc

Ho scelto di dedicarmi a una curatela, fuori dei grandi centri, che sostiene un'arte come esperienza di condivisione, trasformazione e affermazione etica. Oggi rifletto su una mediazione d'arte che usufruisce della ricerca antropologica come archivio di pratiche consultabili. Nutro uno spiccato interesse nella ricerca di soluzioni creative alle necessità e l'adeguamento delle iniziative culturali in chiave inclusiva. Amo scrivere e andare al cinema. 

Da sempre mi interessa il mondo dell'arte, prima nella creazione e ora in tutto ciò che gravita attorno a un'opera. Ho frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia e di Firenze e mi ritengo molto fortunata per questo. In futuro mi piacerebbe fare la differenza nel mio piccolo. Per questo ho un podcast, "Pesci Rossi", e cerco di buttarmi in nuovi progetti anche se non è sempre facile. 

Eleonora Reffo
Maddalena Sbrissa

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